FIRENZE, 2008
"LA GUERRA DI
CRIMEA 1854-56"
Un repertorio
uniformologico fra ricerca storica e modellismo
Le ragioni di una mostra.
Per quale motivo un'associazione dedica tempo ed energie ad allestire
una piccola mostra su un conflitto avvenuto quasi centocinquanta anni fa
al quale concorse con non tanta rilevanza solo uno degli stati
dell'Italia preunitaria? La risposta è nelle parole che seguono il nome
dell'Associazione ovvero "ricerca e ricostruzione storica". In genere
ogni membro dell'Associazione è appassionato di un preciso periodo
storico, di cui cerca di conoscere quanto più gli è possibile per
riuscire a ricostruire nel soldatino o figurino che dir si voglia
un'immagine precisa, quasi un'istantanea o un quadro in tre dimensioni
di quel passato. Questo implica l'imperativo della correttezza
filologica e la ricerca di fonti iconografiche, un'abilità manuale nel
modellare e nel dipingere ma anche il desiderio di rendere "vivo" il
figurino; per ottenere la sensibilità necessaria occorre leggere i
contemporanei del soggetto da riprodurre, osservare i reperti dell'epoca
e la produzione artistica, conoscere testi storici spesso in disaccordo
tra di loro. La guerra di Crimea è uno dei punti di questo passato ed
abbiamo scelto di rappresentarlo perchè in parte assomiglia alle odierne
spedizioni di pace internazionali.
Fu una guerra "moderna"
rispetto a quelle dell'epoca napoleonica. Moderna per la presenza del
telegrafo, delle ferrovie, delle navi a vapore, dei fucili a canna
rigata, delle nuove artiglierie e non ultima, della fotografia a
documentare gli avvenimenti; ma anche tragicamente antica nella
mentalità dei comandanti con in primo piano concetti come gloria ed
onore, con minore attenzione e previdenza nei confronti
dell'organizzazione logistica e dei servizi medici. Un dato di fatto fu
che il costo umano fu altissimo, il più alto fino alla prima guerra
mondiale, un milione di morti secondo alcune stime; di tutte queste
morti la gran parte fu causata da fame, gelo, malattie come colera ed
affezioni polmonari, infezioni a seguito di ferite in combattimento a
cui i chirurghi militari del tempo ben poco riuscivano a fare oltre a
praticare amputazioni in condizioni igieniche bestiali. In più vi furono
coinvolte tutte le principali potenze dell'epoca, in un insieme di
alleanze e rivalità, che caratterizzarono l'evento storico; Francia,
Gran Bretagna, Russia, Impero Ottomano e Regno di Sardegna furono le
protagoniste sul campo; Impero Austro-Ungarico e Stati Uniti le potenze
che restarono affacciate alla finestra ad osservare il conflitto
interessate a proteggere i propri interessi politici ed economici.
Ripercorre il filo rosso
degli eventi con la ricostruzione fedele di soldatini è un modo
originale ed alternativo per mantenere viva la storia.
Dal punto di vista
organizzativo la mostra, che ha un fine educativo e divulgativo, rivolta
a studenti e semplici appassionati, presenta venti pannelli illustrati
con più di 400 immagini che
presentano il conflitto in tutti i suoi aspetti; dalle tattiche in
battaglia alle uniformi, dall'influenza sul cinema e sulla moda alla
nascita della Croce Rossa con Florence Nightingale; a completare
l'insieme circa 200 soldatini che mostrano un repertorio interessante
dell'organizzazione dei diversi eserciti. Il progetto non si è esaurito
con le mostre di Firenze nel settembre 2008 e di Lucca a cavallo tra
2008 e 2009; il progetto prosegue con entusiasmo ed impegno per rendere
completo il repertorio dei pezzi dei vari eserciti sempre accompagnati
da un'interessante ed impegnativa ricerca storica ed uniformologica che
è alla base dell'attività associativa.
Un ringraziamento
doveroso va quindi a tutti coloro che con il loro impegno hanno reso
possibile la riuscita dell’iniziativa, dai soci de “La Condotta” agli
amici dell’Associazione che non hanno negato il loro importante
appoggio.
I Soci della Condotta:
Agostini Sergio
Ancillotti Gianni
Fanfani Paolo
Franco Umberto
Gentile Francesco
Graziani Gianluca
Grazzini Stefano
Lambertucci Marco
Martignoni Roberto
Pistolesi Paolo
Rapisardi Giancarlo
Romei Marcello
Silvestre Giovanni
Trentanovi Luigi
Venturi Mario
I Modellisti:
Fabrizio Cheli
Micheli Folli
Andrea Iotti
Giovanni Landi
Alessandra Meriggi
Giorgio Morisco
Massimo Pasquali
Riccardo Ruberti
Mario Turicchi
I Collezionisti:
Fabio Nunnari con
pezzi di Maurizio Berselli, Fratelli Cannone, Wladimiro
Corte, Enzo Favaro, Bill Horan, Davide Lane, Mariano Numitone, Mario
Venturi, Vescina/Vasile.
Bruno Primicerio
con pezzi di Mario Venturi.
Fogli dei soldatini di carta della collezione di Alfio Moratti
Pannelli:
testi di Sergio
Agostini, Ugo Barlozzetti, Paolo Coturri e Paolo Pistolesi
Composizione grafica di Lorenzo Venturi.
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